Chiesa di S. Maria Assunta
La Storia
Chiamata anche Chiesa di S. Maria della Grata, viene nominata per la prima volta, sia pure indirettamente, nel 1341 in uno scritto nel quale si legge che i canonici della cattedrale nella terra delle Corti (cioè alle Casacce) hanno il diritto esclusivo della nomina di un cappellano. Ricorre direttamente in un documento del 1506 e poi in altri. Il vescovo Bollani vi trova un cappellano, ma deve ordinare che la chiesa venga ricostruita perché le pareti "marciscono". Nel 1572 mons. Pilati la trova probabilmente ricostruita e bisognosa di intonaco sui mattoni e di successiva imbiancatura. Nel 1580 è ancora "rude e senza paramenti anche se un cappellano, un frate agostiniano, vi celebra la domenica e tre giorni la settimana. In seguito, si danno ordini di ripararla e di provvedere all'immagine dell'altare. Sappiamo che nel 1610 si deve istituire una dottrina cristiana per i 150 abitanti della frazione. Il 26 febbraio 1752 il can. Galanti, a nome del Capitolo della Cattedrale, sottoscrive in Manerbio il contratto con il quale viene affidata al capomastro manerbiese Giovanni Barbi la ricostruzione della parete a nord. Egli deve inoltre rifare il volto del coro. Nella Rivoluzione giacobina del 1797, tutta la proprietà delle Casacce passa al Demanio pubblico. In seguito la chiesa passa in diverse mani e, alla fine, diventa proprietà privata. Nel primo dopoguerra la chiesa rimane praticamente affidata agli abitanti della frazione. Nel 1943, viene consacrato un nuovo altare, nel 1947 vengono benedette le statue di S. Rita e di S. Teresa. Nel 1971 la chiesa è sottoposta ad un restauro generale; nel 1985 viene rifatto il campanile dotato, nel 1995, di un nuovo orologio, nel 1996 si provvede al sagrato, nel 1997 viene posta una nuova campana.